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mercoledì

Allergia, predisposizione,esposizione,sensibilizzazione

L'allergia è un infiammazione cronica che si riacutizza nel momento in cui si entra in contatto con l'agente stressogeno che viene definito allegene.
Il soggetto allergico viene definito come atopico , cioé predisposto ad ammalarsi di allergia.
Il 25% dei figli di un genitore atopico ed il 75% circa di due genitori atopici sono essi stessi predisposti alle allergie.
L'atopia è una particolare predisposizione genotipica ad avere l'allergia, in cui c'è un'alterata risposta immunologica ad antigeni di vario genere (alimenti,pollini, animali, Dermatophagoides ecc.)
Le cellule responsabili della risposta allergica sono i linfociti.
Nel soggetto Atopico c'è, difatti un' anomalo aumento della risposta th2 mediata.
I linfociti sono di differenti generi, per l'allergia ci serve conoscere , in particolare, th1 e th2; queste cellule timiche sono fra di loro in equilibrio nel soggetto sano. Nel soggetto predisposto, invece, al contatto con un antigene la risposta viene "veicolata" dai linfociti th2.


Spieghiamolo un pò meglio, facendo finta di essere un piccolo Dermatophagoides (l'acaro della polvere) responsabile di allergie che durano tutto l'anno.
Attraverso il naso penetra tra le cellule della mucosa e qui viene riconosciuto da una cellua Apc (cellula presentante l'antigene) inglobato attraverso un meccanismo di fagocitosi e portato all'interno dei lisosomi, preposti alla digestione, qui viene digerito ; successivamente, alcune frazioni proteiche definite "epitopi" vengono portate all'esterno dell'Apc ( Macrofagi o più spesso Dendrociti) e presentate grazie al complesso maggiore di istocompatibilità (MHC); le cellule timiche indifferenziate (Th0 o Naive), nei soggetti atopici, si differenziano e diventano th2 che producono Il 4 che stimola i linfociti a differenziarsi in plasmacellule che producono Ige che aderiscono alle cellule mastocitarie. Fio a qui abbiamo un soggetto atopico sensibilizzato che, se non entra in contatto con altri Dermatophagoides (o Pollini o ecc.) non avrà mai i sintomi allergici. Al secondo contatto con l'antigene oltre alla reazione vista prima ci sarà il contatto degli epitopi antigenici con le Ige mastocitarie e con un meccanismo chiave-serratura la liberazione di Istamina,paf,leucotrieni, sostanze che danno origine alla reazione infiammatoria caratteristica dell'allergia. A secondo dei tessuti dove degranulano i mastociti, ci sarà Rinite, asma, orticaria ecc.
Quindi nell'allergia abbiamo tre momenti: Predisposzione, Esposizione, Sensibilizzazione. L'omotossicologia riesce a gestire tutti e tre questi problemi con delle strategie cliniche opportune. Se siete interessati a conoscerle aspettate il prossimo post. Sono graditi i commenti ed eventuali suggerimenti o obiezioni.Un testo che illustra i rimedi omeopatici per gestire la problematica allergica può essere trovato su questo link omeopatia allergie.