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giovedì

Malattie che danno nausea e vomito in gravidanza Notizie dalla rete :definizioni e strategia .

Nausea in Gravidanza, 10 regole semplici 

1. mangia poco e spesso, per mantenere alto il livello di zuccheri nel sangue: scegli cibi asciutti e secchi, come biscotti, cracker o pane
2. usa le apposite bende per i polsi, che agiscono secondo il principio della digitopressione
3. ok alle bevande gassate, che mantengono il livello di zuccheri nel sangue, ma no a quelle ricche di caffeina
4. prediligi cibi leggeri, come banane, pasta e patate, ed elimina i fritti, i cibi grassi, piccanti e speziati che acuiscono la nausea
5. rivolgiti a un professionista di agopuntura, che riequilibrando le energie può essere un valido aiuto contro la nausea
6. assumi integratori di vitamina B6 o di zinco (consultando prima il tuo medico)
7. fai movimento: sono sufficienti 15 minuti di passeggiata veloce per incoraggiare il tuo organismo a produrre endorfine che aiutano a combattere le nausee
8. porta sempre con te delle mentine: il sapore e l’odore della menta calmano la nausea (puoi provare anche il tè alla menta)
9. prova anche lo zenzero: nei biscotti, in forma cristallizzata, nel tè o fresco per farci l’infuso; porta sempre con te una bottiglia di olio essenziale di zenzero e in caso di nausee ne versi qualche goccia in un fazzoletto e ne respiri la fragranza
10. riposati appena puoi: ti sentirai subito meglio. 



Iperemesi gravidica:

L'iperemesi gravidica è diversa dal solito malessere mattutino con nausea e vomito. Molte donne affette da malessere mattutino ritengono di vomitare tutto quello che ingeriscono, ma se continuano ad aumentare di peso e non sono disidratate, non sono affette da iperemesi gravidica
La perdita di peso, la disidratazione e la chetosi confermano la notevole entità del vomito.
I fattori psicologici correlati all'ambiente in cui la gravida vive hanno, nell'iperemesi gravidica, un'importanza preminente, ma ciò non ne diminuisce il pericolo.
L'iperemesi gravidica persistente è rara, ma può essere associata a un grave danno epatico. I rilievi autoptici mostrano solitamente in questi casi una grave necrosi centrolobulare o delle estese zone di degenerazione grassa simili a quelle osservate nella denutrizione.
Le pazienti devono essere studiate per evidenziare insospettate epatopatie, infezioni renali, pancreatiti, occlusioni intestinali, lesioni dell'apparato GI e lesioni intracraniche, tutte condizioni che possono provocare il vomito.
Terapia Allopatica
L'acidosi e la disidratazione sono corrette con infusioni EV di acqua, glucoso ed elettroliti. La paziente deve essere ospedalizzata,per toglierla dall'ambiente familiare , spesso si provvede a diminuire notevolmente le possibilità di visita proprio per eliminare il correlato psichico. La paziente è mantenuta a letto e non deve assumere nulla per bocca per 24 ore. Se necessario, devono essere somministrati antiemetici e sedativi. A volte, è necessaria una terapia vitaminica EV. Dopo la correzione della disidratazione e del vomito acuto, si può iniziare un'alimentazione orale leggera, in piccole quantità e a frequenti intervalli e la si può gradualmente aumentare, se ben tollerata. In genere, il vomito cessa dopo pochi giorni ma, a volte, il regime rappresentato dal digiuno, dalle infusioni EV e dai piccoli pasti deve essere ripetuto una o due volte.
È obbligatorio eseguire esami oftalmoscopici ripetuti e, se compare una retinite emorragica, la gravidanza va subito interrotta. L'interruzione della gravidanza deve essere presa in considerazione anche se non si sviluppa la retinite, nei rari casi che non rispondono alla terapia (come evidenziato dalla continua perdita di peso, dall'ittero e dall'aumento della frequenza cardiaca). 
Tutto questo è , naturalmente correlato ad una gravità dell'iperemesi che crea disagi tali alla gravida da essere pericolosa per la sa stessa vita. Altre notizie sull'iperemesi e su nausea e vomito in gravidanza Nausea e vomito sono sintomi molto comuni in gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre, e si stima possano verificarsi nel 70-85% delle donne. L’iperemesi gravidica (IG), al contrario, è una condizione altamente debilitante, in cui nausea e vomito compaiono e persistono in forma grave, e che colpisce una piccola percentuale (0,3-2% circa) di donne gravide. Nonostante sia il vomito il sintomo più preoccupante in corso di IG, una nausea persistente e debilitante può anch’essa condizionare negativamente la qualità della vita, con conseguenti assenze ripetute e protratte dal posto di lavoro. Rappresenta inoltre la principale causa di ospedalizzazione durante la gravidanza.
Studi epidemiologici hanno rivelato che le pazienti con IG sono più di frequente donne giovani, non fumatrici e di razza non caucasica; una storia precedente di IG, il diabete, uno stato di depressione o altre malattie psichiatriche, disturbi tiroidei, un’ulcera peptica e l’asma sono considerati fattori di rischio ulteriori. Numerosi studi hanno inoltre evidenziato una correlazione tra comparsa di IG e feto di sesso femminile. L’eziologia dell’IG non è stata ancora completamente chiarita, ma si ritiene sia il risultato di interazioni complesse tra fattori biologici, psicologici e socio-culturali. I meccanismi proposti sono numerosi e tra di essi si annoverano alti livelli sierici di gonadotropina corionica umana (hCG), l’azione degli estrogeni e degli ormoni tiroidei la disbiosi , spesso con alti valori di Helicobacter pylori.
Al fine di porre una diagnosi corretta, ogni altra possibile causa di nausea e vomito (epatite, pancreatite, ostruzioni del tratto gastroenterico, patologie a carico della tiroide, ulcere, insufficienza adrenocorticale) deve essere esclusa, soprattutto quando i sintomi di IG iniziano dopo il primo trimestre di gravidanza. Non esiste infatti un esame specifico e diagnostico di IG: nella donna gravida, in presenza di vomito intrattabile, uno squilibrio di fluidi, elettroliti e del rapporto acido/basico associato a deficit nutrizionale e a perdita di peso permette di porre diagnosi di IG, una volta escluse altre patologie in atto. Al fine di evitare danni gravi e potenzialmente irreversibili, è necessario instaurare immediate terapie correttive nella paziente gravida iperemica. Non esiste un unico approccio terapeutico e l’iniziale gestione della paziente si deve basare sulla valutazione della gravità delle condizioni generali e sul grado di idratazione. La paziente dovrebbe innanzitutto assumere spontaneamente liquidi in quantità sufficienti a evitare la disidratazione, che determina a sua volta un peggioramento della nausea. Se la paziente è incapace di tollerare fluidi ingeriti per via orale, sono necessarie l’ospedalizzazione e la reidratazione parenterale. Un cambiamento nelle abitudini alimentari può essere di aiuto: piccoli pasti frequenti e asciutti, cibi salati, non rimanere mai a digiuno, mangiare qualcosa prima di alzarsi dal letto sono tutti trucchi utili. Anche lo zenzero, da sempre usato per il controllo di nausea e vomito dai popoli asiatici, sembrerebbe migliorare la sintomatologia senza alcun effetto dannoso sul feto; possono inoltre essere di giovamento sia l’agopuntura sia l’agopressione. Infine, se la terapia di supporto non è sufficiente, si può instaurare una terapia con antiemetici.
La strategia omotossicologica è pertinente alla sintomatologia, si avvale di farmaci che hanno una buona azione antiemetica e altri che agiscono sulla problematica psicosomatica correlata. Naturalmente per la gestione dei casi più gravi la terapia d'elezione è e deve essere quella allopatica , mentre ai primi sintomi o nelle forme meno invalidanti la strategia omotossicologica appare essere vincente.
È naturale che anche nelle forme più serie una strategia complementare può essere vincente.
Farmaci di elezione nell'iperemesi gravidica e in generale in tutte le forme di nausea e vomito.


sono: Apomorphin Heel (Vomitusheel) e Nux Vomica Homaccord.


Apomorphin Heel (Vomitusheel):
Gocce: Ipecacuanha D4, Aethusa cynapium,D4 Nux Vomica D4, Apomorphini Hydrocloridum D6, Colchicum D6 , Ignatia D6
Supposte: Ipecacuanha D2, Aethusa cynapium,D2 Nux Vomica D2, Apomorphini Hydrocloridum D4, Colchicum D4 , Ignatia D4
Questo farmaco si utilizza nella nausea e nel vomito di differente origine correlati o meno alla gravidanza, ha esclusivamente un'azione sintomatica quindi è utile effettuare sempre delle indagini approfondite per risalire alla natura dell'iperemesi. La posologia è 10 gocce o una supposta da 3 a più volte al giorno, in fase d'urto si possono assumere 10 gocce ogni 15 minuti per max 2 ore o 1 supposta più volte die.
Nux Vomica Homaccord
Nux vomica D2, D15,D30, D200,D1000; Lycopodium  D3, D10,D30, D200,D1000; Bryonia  D2, D6,D10,D15,D30, D200,D1000; ColochynthisD5,D10,D30, D200.
Questo farmaco è il prodotto di elezione nei disturbi psicosomatici dell'apparato gastroenterico: Colon irritabile, Ibd (Intestinal Bowel Disease ), e in generale sui disturbi funzionali dell'apparato gastroenterico. Esiste in fiale iniettabili ed in gocce.
Nel Vomito e nausea è più opportuna la via di somministrazione per supposte e per intramuscolo, perc evitare il disturbo che potrebbe dare la via orale di somministrazione, comunque attuabile.
Altri farmaci utili sono :
Nux Vomica Heel (Gastricumheel), Colostro Noni.
Il primo agisce sull'iperacidità ed il secondo insieme ad opportuni fermenti lattici serve a ripristinare l'eubiosi dell'intestino . Se necessario aggiungere degli aminoacidi per agire sulla problematica iper catabolica senza alterara la funzione epatica uno dei prodotti più efficace si chiama Son Formula , integratore di aminoacidi con un Utilizzo Netto di Azoto (NNU) pari al 99%, praticamente non dà scorie azootate, mentre per il ripristino dell'assetto vitaminico sono utili , il Colostro o Noi o Ard Colostrum o altri e un complesso di vitamine e sali minerali, Vit Formula o Multicentrum o altri prodotti che il Vostro ginecologo , sicuramente riconoscerà. Per un riferimento nella Vostra zona di ginecologi che fanno medicina complementare potete inviare una e mail o lasciare un commento.