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Fitoterapia: Finocchio, Indicazioni,modalità d'uso ed effetti

Tratto dal portale Fitospazio
Il finocchio (Fœniculum vulgare ) è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere), conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche: la sua coltivazione orticola sembra che risalga al XVI secolo. Ne esistono tre varietà: il finocchio amaro o selvatico (varietà vulgare), il finocchio dolce (varietà dulce) con essenza meno ricca in principi attivi, e il finocchio usato come ortaggio (varietà azoricum). I Romani credevano che stimolasse la resistenza fisica e la vista. Il clero affermava nel Medioevo che il finocchio sarebbe stato una delle nove erbe sacre per la prevenzione di malattie e veniva usato anche per aumentare la libido. I semi posti nel buco della serratura terrebbero lontani gli spiriti maligni. I religiosi nel Medioevo non sbagliavano di molto nel campo della medicina: il finocchio contiene sostanze utili alla digestione, gastrite, appetito e anemia.È utilizzato per chi ha difficoltà digestive, aerofagia, vomito e nell’allattamento per ridurre le coliche d’aria nei bambini.  È noto infatti che una tisana fatta con i semi di questa pianta sia molto efficace nel trattamento di gonfiori addominali da aerofagia. Inoltre combatte i processi fermentativi dell’intestino crasso e quindi diminuisce il gas intestinale.

Può essere utile per ridurre la componente dolorosa della sindrome da colon irritabile. Da tempo, una autorevole letteratura attribuisce alla specie proprietà farmacologiche, con un tropismo elettivo nei confronti dell’apparato gastrointestinale, in grado di esercitare attività procinetiche ed antispasmodiche. Tali proprietà sarebbero da attribuire all’azione eccitante generale del fencone. Attualmente i frutti di finocchio trovano applicazione come carminativi, antispasmodici intestinali stimolanti le funzioni digestive.

Finocchio – Componenti principali

  • olio essenziale (2-6 %): trans-anetolo (50-70% dal sapore dolciastro), fencone (10-15% dal sapore amaro), estragolo (metil cavicolo) 5-20 %, idrocarburi monoterpenici (alfa e beta-pinene, alfa-fellandrene, alfa-tuyene, alfa-fenchene, alfa e beta-terpinene, limonene, anisaldeide),
  • flavonoidi (prevalentemente quercetin-3-O-beta-glucuronide, isoquercitrina, rutina, quercetin-3-arabinoside),
  • proteine (16-20%),
  • umbelliferone,
  • vitamine,
  • minerali (Ca e K),
  • anetolo,
  • fencone,
  • chetone anisico,
  • dipinene,
  • canfene,
  • fellandrene,
  • dipentene,
  • acido metilcavicolo.

Finocchio – Attività terapeutica (proprietà)

  • emmenagogo,
  • diuretico,
  • carminativo,
  • antiemetico,
  • aromatico,
  • antispasmodico,
  • anti-infiammatorio,
  • antiossidante,
  • epatico.

Finocchio – Interazioni e avvertenze

L’olio essenziale non va somministrato in caso di floglosi del tratto gastro intestinale. Non va assunto per periodi di tempo prolungati, ma impiegato con prudenza: può provocare, in alcuni soggetti predisposti, manifestazioni allergiche a carico della cute e delle vie respiratorie; contiene furocumarine e può dare fotodermatosi (se ci si espone al sole, si sconsiglia il suo uso alle donne alle quali sia stato asportato il seno). Può dare interazione con gli anticoncezionali orali e le terapie ormonali ed estrogeniche: con i farmaci fotosensibilizzanti si sommano gli effetti. Le interazioni sono possibili solo ad alte dosi e per periodi prolungati di terapia; alle dosi indicate è un prodotto sicuro.

Finocchio – Controindicazioni

L’olio essenziale può provocare manifestazioni allergiche in soggetti predisposti. I preparati a base di finocchio sono sconsigliati in gravidanza, per il loro effetto emmenagogo. Le controindicazioni sono legate soprattutto all’uso dell’olio essenziale, che può risultare irritante per un apparato gastroenterico già infiammato. In special modo nei bambini potrebbe causare laringospasmo, difficoltà respiratorie e stati di agitazione. Poiché sembra possedere attività estrogenica, andrebbe evitato l’uso dell’olio essenziale in gravidanza, mentre non crea problemi a piccole dosi.

Finocchio – Somministrazione e posologia

Un buon preparato a base di finocchio deve contenere non meno del 2% di olio essenziale. Si consiglia l’assunzione da 4 a 6 opercoli al giorno lontano dai pasti. Vengono consigliati in lattanti con dispepsia, gonfiori addominali e diarrea. Gli effetti carminativi riducono meteorismo e spasmi intestinali. In concomitanza di irritazioni mucosali, indotte ad esempio dall’aspirina, il peperoncino ed il finocchio riducono espressamente l’induzione secretiva acida.