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giovedì

Noni succo della giovinezza- dr.La Rosa Francesco

Noni succo della giovinezza
Articolo redatto dal dr. La Rosa Francesco , medico Agopuntore-Omeopata-Omotossicologo
si occupa di Terapia del dolore, Medicina del Benessere 
Via Cairoli N. 222 
Misterbianco (CT) 
95045 Italia
3404997496
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Non ancora stato scoperto il rimedio che ci possa proteggere dagli effetti del processo d'invecchiamento, nessuno ha finora scoperto la strada che porta all'immortalità, almeno per quanto ne sappiamo, ma senz'altro oggi è possibile rallentare in misura considerevole il processo d'invecchiamento.

E' quasi incredibile quanti anni possono essere aggiunti alla vita di ciascuno di noi, anni ed anni di vita sana e felice. Il Dr. Heinicke, biochimico, ha scoperto che il frutto del NONI Hawaiano, Noni, il succo della giovinezza



(Morinda citrifolia) contiene un alcaloide precursore di un composto vitale denominato xeronina, precursore della xeronina la proxeronina, questo alcaloide contenuto anche nell'Ananas, ma il frutto del Noni lo contiene in misura 800 volte maggiore .

Il corpo produce la xeronina per attivare gli enzimi e far si che funzionino in modo adeguato, tantissime malattie si sviluppano a causa del malfunzionamento enzimatico. Senza la xeronina la vita cesserebbe, il frutto della Morinda citrifolia, contenendo la proxeronina ha la possibilit di aumentare i livelli di xeronina dando un notevole contributo alla salute ed alla protezione delle cellule. La proxeronina viene trasformata in xeronina nel tratto intestinale dopo essere venuta in contatto con un enzima specifico contenuto anch'esso nel frutto. Questa combinazione si pensa possa influenzare positivamente la funzione cellulare. La possibilità di ottenere un precursore per la xeronina dal Noni fa si che il corpo decida in modo naturale quanto di questo precursore si debba trasformare in xeronina. 

Le malattie, lo stress, la collera, il trauma e le ferite possono diminuire i livelli di xeronina nel corpo, creandone di conseguenza un deficit. Il Noni probabilmente la fonte migliore di proxeronina che oggi si conosca. Alcuni autori sostengono che il succo di Noni darebbe migliori risultati della polvere liofilizzata o dell'estratto secco. 
Gli studi sostengono la capacità del Noni di agire come immunostimolante, inibire la crescita di certi tumori, accrescere e normalizzare la funzione cellulare e incrementare la rigenerazione dei tessuti. E' considerato un potente purificatore del sangue e contribuisce all'omeostasi complessiva. 
Il Dr. Heinicke crede che i principi attivi contenuti nel frutto intervengano sulla riparazione delle cellule danneggiate a livello molecolare. La proxeronina contenuta nel Noni aumenta la produzione di xeronina, la quale sembra essere in grado di regolarizzare la forma e l'integrità di alcune proteine che contribuiscono individualmente alle specifiche attività cellulari. Secondo le teorie del Dr. Heinicke, la proxeronina contenuta nel frutto del Noni Hawaiano può essere usata come cooadiuvante nella cura di diverse malattie (cancro, senilità, artrite, pressione sanguigna alta e bassa). Esami aneddotici hanno verificato che il Noni allevia il dolore delle articolazioni collegate alla malattia artritica. Un legame con dolore artritico potrebbe essere l'incapacità di digerire correttamente o completamente le proteine, che porterebbero alla formazione di depositi cristallini nelle giunture. La capacità del frutto di Noni Hawaiano di aumentare la digestione proteica attraverso l'intensa funzione enzimatica può contribuire ad eliminare questo fenomeno, inoltre, l'effetto antiossidante del Noni può contribuire a diminuire il danno provocato dai radicali liberi nelle cellule delle giunture, le quali possono acuire sconforto e degenerazione. I principi attivi presenti Noni hanno dimostrato di controllare efficacemente, oppure di sopprimere, più di sei tipi di ceppi batterici infettivi: Escherichia coli, Salmonella typhi ( ed altri tipi), Shigella paradysenteriae, Staphylococcus, aureus. Il damnacantale (principio attivo contenuto nel Noni) riesce ad inibire la prima fase antigene del virus Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi, la quale, a sua volta è una delle malattie  causa della sindrome da affaticamento cronico. Relazioni aneddotiche sostengono quest'azione, ovvero che il Noni sembra particolarmente efficace ad accorciare la durata di certi tipi di infezioni. I principi attivi rintracciati nel frutto testimoniano la possibilit che hanno di stimolare la produzione di xeronina e potrebbero spiegarne le propriet immunostimolanti. Gli alcaloidi presenti sono atti a stimolare la fagocitosi, processo in cui certi leucociti (macrofagi) attaccano e letteralmente digeriscono gli organismi infettivi. L'azione antitumorale è stata attribuita ad una risposta amplificata del sistema immunitario, il quale viene coinvolto alla stimolazione delle cellule T. La presenza della proxeronina nel Noni promuove l'aumento della xeronina nel tratto intestinale, permettendo alle pareti intestinali di assorbire meglio le varie sostanze nutrienti, in particolar modo gli aminoacidi. La xeronina rende possibile il passaggio attraverso le membrane cellulari di molecole più  grandi, ne consegue un miglioramento della digestione. Il frutto contiene molta Vitamina C ed considerato un tonico; consigliabile nelle condizioni maggiormente debilitanti. Il processo d'invecchiamento bombarda il corpo con radicali liberi che possono causare una miriade di malattie degenerative. 
Il Dr. Heinicke sostiene che mentre invecchiamo perdiamo la capacità di sintetizzare la xeronina, questo peggiorato dalla presenza di moltissime tossine presenti nell'ambiente, le quali hanno la capacità di bloccare la produzione di xeronina. Sostiene, inoltre, che la proxeronina contenuta nel Noni Hawaiano aiuterebbe ad arrestare queste azioni, agendo come una sostanza antisenescente. 
La Morinda Citrifolia contiene selenio, uno dei migliori componenti ad effetto antiossidante disponibile oggi. Il Noni agisce anche a livello psichico in quanto la xeronina attivata dalla proxeronina contenuta nel frutto, trasforma alcune proteine del cervello in ricettori attivi dell'endorfina o "ormone del benessere". Utile per il tabagismo e dipendenze da droghe. Il succo di Noni fornisce la xeronina al corpo, il corpo regola la sua assimilazione usandone la quantità utile per mantenere un buon livello, il resto viene eliminato, per questo si può escludere il rischio di assumerne una dose eccessiva bevendo il succo di Noni.
Articolo redatto dal dr. La Rosa Francesco , medico Agopuntore-Omeopata-Omotossicologo
si occupa di Terapia del dolore, Medicina del Benessere 
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