La tendinopatia prossimale del muscolo ischiocrurale negli atleti…
Le lesioni muscolari e tendinee, comuni tra gli atleti, comprendono un’ampia gamma di condizioni, sia acute che croniche, rappresentando una causa significativa di infortuni in vari sport e con un’incidenza del 30%1 . Le aree colpite più frequentemente includono gli ischiocrurali (hamstring), il quadricipite, il gastrocnemio e i flessori dell’anca1.
La tendinopatia prossimale degli Hamstring (PHT) è una lesione da sovraccarico particolarmente difficile da trattare a livello della tuberosità ischiatica2. È caratterizzata da un dolore profondo ai glutei, talvolta irradiato alla parte posteriore della coscia, che si aggrava con attività come lo sprint, il salto o la posizione seduta prolungata2. A differenza delle lesioni muscolari acute degli hamstring (HSI), la PHT è una tendinopatia cronica caratterizzata da alterazioni degenerative2.
Questa condizione può influire sulle prestazioni di un atleta, limitandone l'attività ad alto livello. Il ritorno allo sport (RTS) rappresenta l’obiettivo principale per gli atleti e il loro staff medico, poiché un prolungamento eccessivo del RTSinfluisce negativamente sul comportamento psicologico degli atleti, sulle loro prestazioni e ha anche un impatto economico significativo sulle squadre sportive2.
Gli approcci conservativi per il trattamento della PHT includono riposo, ghiaccio, FANS, fisioterapia, esercizi di rafforzamento, corticosteroidi (effetti collaterali irritazione locale, depigmentazione cutanea, soppressione dell'attività dei tenociti e della sintesi di collagene, avulsione del tendine), PRP (rapporto efficacia-beneficio ancora controverso), onde d'urto e infiltrazioni di collagene2.
Se le procedure conservative falliscono, si prende in considerazione l'approccio chirurgico e l’RTS si prolunga fino a 12 mesi2.
Il collagene ha dimostrato di essere un'opzione valida per il trattamento delle tendinopatie grazie al suo meccanismo d'azione rigenerativo e riparativo2,3.
E’ quanto emerso da un nuovo studio clinico pubblicato sulla rivista Sports dal titolo:
Autori: Matteo Baldassarri1, Sarino Ricciardello1, Diego Ghinelli2, Luca Perazzo1, Roberto Buda3
1. Clinic-Hospital “Villa Laura”, Bologna
2. Clinic-Hospital “Villa Maria’’ Rimini
3. Private Clinic-Hospital “Gruppioni”, Bologna
Lo studio retrospettivo è stato condotto su 28 atleti di 6 discipline sportive (calcio, pallacanestro, ciclismo, triathlon, pallavolo, crossfit) con diagnosi clinica di PHT, confermata tramite test di provocazione del dolore (test di Puranen–Orava, bent-knee e bent-knee modificato), suddivisi in due gruppi:
• Gruppo COL: 3 infiltrazioni eco-guidate di MD-MUSCLE da 4 ml ciascuna a cadenza settimanale (nel bicipite femorale prossimale, ago 22G-23 mm) unitamente ad un programma di riabilitazione personalizzato
• Gruppo REHAB: programma di esercizi progressivi mirato al rafforzamento degli hamstring e alla stabilizzazione lombo-pelvica
Gli outcome primari erano il tempo di ritorno allo sport (RTS, in giorni) e i punteggi VISA-H al basale e dopo 8 settimane.
In conclusione, le infiltrazioni eco-guidate di MD-MUSCLE hanno ridotto significativamente il tempo di ritorno allo sport (RTS) e migliorato i punteggi VISA-H rispetto alla sola riabilitazione negli atleti con PHT, grazie al meccanismo d'azione rigenerativo e riparativo del collagene suino.
https://www.mdpi.com/2075-4663/13/10/359?utm_source=GunaNL&utm_medium=email&utm_campaign=NL+MD+OA_Ottobre+2025_studio+Ricciardello&utm_term=https%3a%2f%2fwww.mdpi.com%2f2075-4663%2f13%2f10%2f359&utm_id=274294&sfmc_id=11433088