Oggi , purtroppo, nel nome dell'illuminismo, abbiamo e stiamo perdendo tutta quella serie di conoscenze che sono l'anima di un popolo, la medicina tradizionale; conoscenze che, ci hanno anche permesso tra l'altro,di trovare i farmaci chimici.
Una volta bastava osservare ed analizzare in maniera globale una pianta per capire a cosa servisse; esistevano e a cercarli bene ci sono tuttora, degli uomini o sciamani o illuminati o gente che sa intelligere nella natura delle cose; comunque esistono degli uomini che sono in grado di capire a cosa serve un determinato elemento animale o vegetale: Bach fù uno di questi "illuminati " e si deve a lui l'intuizione dei fiori che portano , per l'appunto il suo nome. I Fiori di Bach sono analizzati, in un articolo che porta in calce anche alcuni testi molto interessanti ed utili per chi volesse approfondire questo argomento. Egli scopri i fiori dal loro atteggiamento nello spazio "le signature", per questo è importante usare fiori che provengono da condizioni climatiche in cui sono studiati. Abbiamo già analizzato in un altro articolo le differenze tra Omeopatia, Omotossicologia e Allopatia; trascurando per mancanza di conoscenza , quella che è la medicina tradizionale occidentale che si basa su conoscenze di alchimia e , come sopra detto su conoscenze archetipe dei nostri antenati.
In questo momento sto leggendo non senza difficoltà Elemire Zolla che aiuta, come ogni cosa, ad aprire un pochino la mente. Se riesco vi linko il libro"
LE MERAVIGLIE DELLA NATURA - INTRODUZIONE ALL'ALCHIMIA"
che potrete trovare ricercandolo con il titolo intero su Hoepli Deeplink Catalog; ma dovete essere motivati per leggerlo, è bello ma complesso.Ma veniamo al senso di questo articolo; qui non desidero parlare di protocolli o di monografie su farmaci omotossicologici ma desidero che abbiate la voglia di mettere in discussione le certezze della medicina allopatica che , qualche volta mira più a curare che a guarire e riuscire ad aprire la mente su differenti opportunità, cosa che conto di operare in questo mio spazio.
Un piccolo seme che faccia crescere la pianta di una più ampia conoscenza e voglia di conoscenza.